Facciata vetrata continua ad alta efficienza energetica, spazi interni progettati per il benessere dei dipendenti, massima attenzione all’impatto ambientale: sono queste le caratteristiche dell’e-building di Ferrari firmato da MCA – Mario Cucinella Architects.
L’edificio si trova a Maranello, nel contesto della nuova area nord dell’insediamento della casa del Cavallino Rampante, ed è destinato a essere un luogo di produzione e innovazione. Qui nascono infatti le vetture con motore termico, ibrido e proprio qui verrà realizzata anche la futura Ferrari elettrica. Siamo nel cuore della motor valley, nella casa di un brand che è tra i fiori all’occhiello del made in Italy, come dimostra la presenza di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, all’inaugurazione.
Nuovo sito produttivo Ferrari: il progetto
L’edificio ha una forma parallelepipeda, è alto 25 metri e si sviluppa su due livelli principali e due piani ammezzati. La superficie totale è di 42.500 mq.
Segno distintivo è la facciata continua, costituita da vetrate opaline intervallate da porzioni vetrate trasparenti. Il risultato è un’elevata diffusione interna di luce naturale e, quindi, massimo comfort visivo per chi lavora.
Per il concept della facciata MCA ha seguito le logiche del Design for Manufacturing and Assembly (DfMA), assemblando i diversi componenti direttamente in sito, ottimizzando tempi e risorse.
In linea con i canoni estetici del brand Ferrari, il rivestimento esterno traslucido è stato ideato per smaterializzare la massa imponente dell’edificio. Di giorno, riflette il paesaggio circostante sulla sua superficie. Di notte, invece, si trasforma in lanterna luminosa.
Completano il progetto postazioni di lavoro ergonomiche e aree relax, aree verdi sia all’interno sia all’esterno dello stabilimento, un ampio giardino pensile e circa 200 nuove alberature pensate per mitigare l’isola di calore estiva.
Architettura industriale che dialoga con l’ambiente
Lo studio MCA ha sviluppato un’architettura industriale rispettosa dell’ambiente e in dialogo col territorio circostante. L’ha fatto sia attraverso le facciate, sia con la progettazione degli spazi interni e dell’intero complesso, utilizzando fonti rinnovabili e creando nuove aree verdi, ponendosi l’obiettivo di riqualificare allo stesso tempo l’area produttiva della città.
Il nuovo stabilimento sorge su un’area industriale di edifici obsoleti ad alta dispersione di energia, per la sua realizzazione non c’è stato nessun consumo di nuovo suolo.
Grazie all’uso di materiali riciclabili e certificati per le minime emissioni di sostanze nell’ambiente e ad un impianto fotovoltaico di più di 3.000 pannelli solari sul tetto, dalla potenza di 1,3 MW, il complesso arriva a un livello di prestazione NZeb di classe A2.
Le acque piovane sono raccolte in una vasca di accumulo. Elevate prestazioni termiche sono poi assicurate dall’involucro edilizio, dettaglio non scontato per un edificio produttivo.