Il tessuto urbano di Cremona è significativamente mutato durante il periodo fascista con la demolizione di gran parte del suo centro storico. La parte più antica dell’edificio è sopravvissuta, ma come costruzione a sé stante e non più inserita in un blocco urbano.
Dai massicci interventi di ristrutturazione compiuti sull’edificio negli anni 1920 e 1960 è derivato un edificio ibrido che rispecchia il turbolento passato della città. L’intervento era inteso a conferire un nuovo aspetto all’edificio attraverso la sostituzione dell’involucro esterno. Le facciate storiche sono state mantenute e restaurate, mentre il resto dell’edificio è stato rivisitato in chiave contemporanea con l’inserimento di vetrate colorate e persiane in legno che si ispirano alle facciate tradizionali di Cremona.
Cliente: Actea Spa
Superficie: 6 700 mq
Progetto: Mario Cucinella Architects
Team: Mario Cucinella, Elizabeth Francis, Filippo Taidelli con Edoardo Badano, Gorge Frazzica, Andrea Gardosi, Roberta Grassi, Elena Lavezzo, Matteo Lucchi. Modelli: Natalino Roveri
Strutture: Luca Turrini, Iascone Ingegneri
Ingegneria Meccanica: Studio Isoclima
Ingegneria Elettrica: A&T Systems
Impresa generale: Rossini Costruzioni Srl
Site Manager: Filippo Taidelli
Quantita Surveyor: Giuseppe Capriati
Serramenti e facciate: Ori Bonetti
Glass and Metal Works: Officine Racchetti
Servizi Maccanica: Nuova Impianti
Servizi Elettrica: S.I.M.E.
Visual: Studio DIM
Photo credit: Daniele Domenicali, Ornella Sancassani, MCArchive