Palazzo Citterio ha aperto a Milano: ecco cosa vedere nella nuova Brera
Le collezioni Jesi e Vitali, con capolavori di Boccioni, Morandi, Picasso e Modigliani. Ma anche mostre temporanee, e un tempietto nella corte: ecco cosa trovano i visitatori a Palazzo Citterio. La nuova sede che amplia gli spazi della Pinacoteca e realizza il sogno della Grande Brera
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A Milano è nata la "Grande Brera". Dopo 52 anni, si realizza il progetto di ampliamento di uno dei più importanti musei d'Italia - la Pinacoteca di Brera, nel cuore della città - con l'inaugurazione e l'apertura al pubblico, il weekend del 7-8 dicembre, di Palazzo Citterio. Storico palazzo settecentesco in Via Brera rimasto chiuso per decenni e ora rinato e restituito alla città. Al suo interno trovano posto le magnifiche collezioni Jesi e Vitali, dedicate principalmente all'arte del Novecento: un totale di oltre 200 opere, inclusi lavori di Boccioni, Modigliani, Morandi e Picasso.
Palazzo Citterio e il progetto della Grande Brera a Milano
Il piano della "Grande Brera" risale al tempo di Franco Russoli. Il visionario direttore della Pinacoteca dal 1957 al 1977 che, nel 1972, promosse l’acquisto di Palazzo Citterio da parte dello Stato proprio allo scopo di ampliare il museo e arricchire la sua offerta con spazi espositivi dedicati all’arte moderna e contemporanea, che dovevano trovare posto in questo Palazzo collocato in via Brera e collegato alla Pinacoteca attraverso l’Orto Botanico.
La fine dei complessi lavori a Palazzo Citterio, iniziati fin dagli anni Ottanta del secolo scorso, e la sua apertura al pubblico hanno dato vita a un unico polo museale che unisce, oltre alla nuova sede e alla Pinacoteca, anche la Biblioteca Nazionale Braidense.
Cosa vedere a Palazzo Citterio: le collezioni Jesi e Vitali al piano nobile
Allo studio MCA – Mario Cucinella Architects si deve l’allestimento del piano terra, con la hall d’ingresso e la corte, e del primo piano di Palazzo Citterio che ospita le due collezioni permanenti Jesi e Vitali. A Marina Gargiulo, storica dell’arte responsabile delle collezioni del XX secolo della Pinacoteca di Brera, si deve invece la sistemazione delle opere, organizzata per nuclei tematici e cronologici.
Il punto di partenza del percorso espositivo è la sala numero 40, al piano nobile, dove è esposta Fiumana di Giuseppe Pellizza da Volpedo, accanto a opere di Gaetano Previati e di altri protagonisti del Divisionismo e della cultura artistica di fine Ottocento, che fanno da ponte tra la pittura storica-romantica della Pinacoteca di Brera e e il Novecento protagonista a Palazzo Citterio.
Da questo vasto salone si diramano le collezioni permanenti nelle due ali del piano nobile: quella di Emilio Jesi e la moglie, che a inizio Novecento abitavano a Palazzo Citterio, e la raccolta Vitali allestita nelle sale affacciate sul giardino interno.
Con capolavori quali Rissa in galleria (1910) e Città che sale di Umberto Boccioni, due ritratti di Amedeo Modigliani, Testa di Toro (1942) di Pablo Picasso, 15 dipinti di Filippo de Pisis, 13 di Giorgio Morandi e molto altro, le 79 opere della raccolta Jesi, dedicata all'arte del Novecento, costituiscono il nucleo principale del percorso espositivo del nuovo museo.
Al quale si aggiunge la collezione del critico e studioso Lamberto Vitali, anche questa strepitosa e più eterogenea, tra vasi egizi, dipinti dell’Ottocento, sculture e tavole medievali e capolavori di Giorgio Morandi, al quale il collezionista fu legato come amico e studioso.
Completano le esposizioni al piano nobile altre due raccolte particolari: gli "Autoritratti minimi" di grandi artisti del Novecento appartenuti allo scrittore, sceneggiatore e artista Cesare Zavattini e le 23 "Fantasie" di Mario Mafai, un ciclo di opere pittoriche che denuncia gli orrori della guerra e del Nazifascismo.
Le mostre temporanee
Al secondo e ultimo piano del Palazzo c'è una delle due mostre temporanee allestite per l'inaugurazione: La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze, a cura di Luca Molinari, che ripercorre la storia del complesso monumentale di Brera (e quella di Milano) a partire dal 1300, attraverso foto, piante, modelli e documenti rari.
Una storia che inizia con il convento degli Umiliati, poi trasformato in Collegio dei Gesuiti, e prosegue con personalità come l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, l'architetto Giuseppe Piermarini e Napoleone che hanno contribuito a fare del Palazzo di Brera la sede di alcuni dei più importanti istituti culturali della città: l’Accademia di Belle Arti, la Pinacoteca, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, l’Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico.
L'altra mostra temporanea si trova nel grande spazio ipogeo progettato da James Stirling: s'intitola La forza di sognare ancora ed è costituita da 10 monumentali installazioni-sculture di Mario Ceroli, che l'artista ha creato nell’ultimo anno appositamente per quest'occasione.
L'allestimento di Palazzo Citterio
Storia e contemporaneità dialogano tra di loro e con la città nel progetto dell’architetto Mario Cucinella che ha firmato l'allestimento del piano nobile, della hall d’ingresso e della corte collegata all'Orto Botanico, dove i visitatori sono accolti da un padiglione in legno.
Un tempietto di forma circolare ispirato al capolavoro di Raffaello Lo sposalizio della Vergine, custodito nella Pinacoteca, che richiama il patrimonio artistico della "Grande Brera" e, insieme, offre ai visitatori uno spazio coperto dove sedersi e sostare.
Anche la hall di ingresso, accessibile da via Brera 14, è uno spazio aperto alla comunità. Il fulcro è un tavolo-scultura che integra le funzioni di ticketing, info point e bookshop, pensato per "abbracciare" le persone che arrivano dall'esterno con le sue linee curve, e per offrire loro un punto d’incontro e riposo con ripiani in legno che fungono da spazi di appoggio e sedute.
C'è anche un grande schermo led nella hall, di fronte al tavolo: per l'inaugurazione del museo, va in scena Renaissance Dreams, installazione immersiva di Refik Anadol, uno degli artisti digitali più celebri al mondo, ispirata al Rinascimento italiano.
2 / 13 - Fiumana
È uno dei capolavori della Pinacoteca di Brera che hanno trovato una nuova collocazione a Palazzo Citterio "Fiumana", grandioso dipinto di Pellizza da Volpedo (1895-96) che precede il "Quarto Stato".
Ora i visitatori lo possono ammirare nel grande salone al piano nobile dedicato alla fine dell'Ottocento, punto di partenza del percorso espositivo della nuova sede del complesso di Brera che poi si snoda nel Novecento.
3 / 13 - Maternità di Previati
Per l’apertura di Palazzo Citterio, la monumentale Maternità di Gaetano Previati è arrivata dalla GAM - Galleria d'Arte Moderna per essere esposta nel vasto salone al piano nobile del Palazzo.
4 / 13 - Il tempietto nella corte
Collocato nella corte di Palazzo Citterio, il Tempietto progettato da MCA – Mario Cucinella Architects coniuga ispirazione classica e modernità, e dialoga con la Pinacoteca di Brera: la struttura in legno prende infatti ispirazione da “Lo sposalizio della Vergine”, il capolavoro di Raffaello tra i tesori più preziosi del museo milanese.
Il Tempietto è stato donato alla Pinacoteca di Brera dal Salone del Mobile di Milano.
5 / 13 - I capolavori della collezione Jesi
"Rissa in galleria"(1910) capolavoro di Umberto Boccioni, ambientato nella Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, che accoglie i visitatori all’ingresso della collezione Jesi.
6 / 13 - Le sale al piano nobile
Una delle sale al piano nobile di Palazzo Citterio rinnovate e allestite dall'architetto Mario Cucinella, dove sono esposti i capolavori delle collezioni permanenti.
7 / 13 - I capolavori della collezione Jesi
"Testa di Toro" (1942) di Pablo Picasso, uno dei capolavori della collezione Jesi che ha trovato casa a Palazzo Citterio, nelle sale al piano nobile che affacciano su via Brera.
8 / 13 - Le mostre temporanee
La mostra "La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze”, a cura di Luca Molinari, allestita al secondo piano del Palazzo fino al 9 marzo, racconta la storia del complesso di Brera, dal Trecento ad oggi.
9 / 13 - La mostra di Mario Ceroli
La sotterranea Sala Stirling ospita “La forza di sognare ancora”, un progetto site-specific di Mario Ceroli, costituito da 10 monumentali installazioni-sculture, a cura di Cesare Biasini Selvaggi. Fino al 23 marzo.
10 / 13 - I capolavori della Collezioni Vitali
"Enfant gras" di Amedeo Modigliani, un ritratto del 1915 esposto a Palazzo Citterio nelle sale dedicate alla collezione di Lamberto Vitali (Milano 1896 - 1992), lasciata in gran parte alla Pinacoteca di Brera.
11 / 13 - L'allestimento
Un tavolo espositivo che ospita reperti archeologici disposti in teche di diversa altezza, disegnato dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects per l'allestimento delle collezioni Jesi e Vitali.
12 / 13 - Renaissance Dreams
"Renaissance Dreams ", installazione digitale immersiva di Refik Anadol presentata a Palazzo Citterio, fino al 30 marzo, nel ledwall all’ingresso.
13 / 13 - Giorgio Morandi a Palazzo Citterio
Una natura morta di Giorgio Morandi del 1920. Il grande pittore bolognese è tra gli artisti più rappresentati a Palazzo Citterio, le sue opere si trovano sia nella collezione Jesi che nella raccolta Vitali.