SeiMilano apre il primo lotto del parco

Pubblicato
24 Oct 2023
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Si tratta del primo tassello di un’area verde da 70mila mq, ridisegnata dal paesaggista Michel Desvigne, all’interno dei più ampio progetto di rigenerazione urbana di Borio Mangiarotti e Värde Partners che sta trasformando un’area di 330mila mq, sul progetto complessivo di Mario Cucinella Architects.
A un anno esatto dalla posa delle prime piante, quasi pronto il primo lotto del nuovo “polmone verde” nel quadrante sud-ovest di Milano: 70mila mq, il parco di SeiMilano, del più ampio progetto di rigenerazione urbana di Borio Mangiarotti e Värde Partners che sta trasformando un’area di 330mila mq, a Milano, fra via Calchi Taeggi e via Bisceglie. Il parco sarà intitolato a Claudio De Albertis – a 10 anni dalla sua scomparsa – che per 30 anni ha guidato proprio Borio Mangiarotti.
Il primo lotto
Il primo lotto appena inaugurato ospita 2mila mq di aree giochi, accessibili anche a bambini con disabilità, e un’area cani di 3mila mq complessivi.
L’inaugurazione del primo lotto del Parco risponde all’esigenza di far conoscere l’area ai residenti che stanno iniziando a popolare il quartiere, partendo dalle unità immobiliari già in consegna poste lungo via Bianca Ceva. Una volta completato, entro la primavera del 2024 (al netto delle aree limitrofe del cantiere del secondo lotto residenziale), il Parco sarà aperto al pubblico 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e privo di recinzioni. Tra le altre strutture pubbliche sono inoltre previsti 15mila mq destinati alle attività sportive, un asilo nido, una scuola per l’infanzia e un centro di aggregazione multifunzionale, destinato in parte ai servizi sociali del Comune e in parte a funzioni collettive, che sarà terminato nella primavera del 2024.
«Per SeiMilano abbiamo lavorato sulla miniaturizzazione del paesaggio agricolo della Pianura Padana – ha affermato il paesaggista Michel Desvigne –. Questo ci ha permesso la creazione di un parco urbano contemporaneo con una struttura chiara e leggibile in grado di accogliere numerosi usi e di contribuire a un sistema ecologico alla scala della città di Milano e del suo territorio».