Mario Cucinella Architects firma il nuovo quartier generale di Nice in Brasile

Pubblicato
16 Jun 2023
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©Adriano Pacelli
Mario Cucinella Architects firma il nuovo quartier generale di Nice in Brasile, a Limeira (Nord-Ovest di San Paolo). L’architettura dell’edificio, che accoglie la società attiva nell’Home & Building Management e Security, rivoluziona l’idea di spazio produttivo, superando l’immagine di una struttura chiusa e compatta con un’impronta alla massima apertura e permeabilità, capace di creare un dialogo con la comunità e l’ambiente locali: il design interagisce con il paesaggio circostante, reinterpretando elementi architettonici brasiliani tradizionali e incoraggiando i suoi utenti a sfruttare tutte le caratteristiche passive (dovute proprio all’architettura dell’edificio), per ristabilire una relazione simbiotica tra spazio costruito e natura.
Il complesso, oltre che nuovo headquarter, è uno dei centri internazionali di Ricerca & Sviluppo del Gruppo. Progettato per ottenere la certificazione LEED, è stato concepito come una smart factory secondo un approccio produttivo basato sull’impiego di nuove tecnologie pensate per migliorare le condizioni di lavoro, creare un modello di business sostenibile, incrementare l’efficienza e la qualità produttiva degli stabilimenti. “È sempre più importante poter dare vita ad architetture che dialoghino realmente con il contesto, con la natura. È una relazione che abbiamo ritenuto fondamentale nei secoli scorsi, ma che abbiamo via via trascurato. Credo Nice possa rappresentare un esempio virtuoso in tal senso: un’architettura che, grazie alla stretta sintonia con gli elementi naturali del territorio, riduce al minimo il proprio impatto sull’ambiente”, ha affermato Mario Cucinella, founder e direttore creativo di Mca.
Il design del tetto è ispirato alla forma di una foglia tropicale che si appoggia delicatamente sui pilastri leggeri, proteggendo la vegetazione esistente e offrendo ombra a tutte le funzioni che si trovano sotto di essa. L’edificio è caratterizzato da un luminoso fronte centrale che si affaccia sulla strada pubblica principale, con due piani di uffici, aree comuni, spazi dedicati alla formazione, showroom e atrio dislocati sotto un tetto a sbalzo. La parte destinata alla produzione è collocata sul retro ed è visibile dall’atrio attraverso una grande finestra, così che i visitatori possano osservarne il funzionamento (show-factory).

©Adriano Pacelli
Oltre alle aree destinate alla produzione, una serie di percorsi sospesi immersi nella foresta, conducono all’estensione dell’edificio con spazi dedicati ai dipendenti, come una cucina esterna per la preparazione del tradizionale churrasco. L’intero building di Limeira è un esempio concreto del commitment di Nice, ed è stato costruito per ridurre il consumo di energia attraverso l’impiego di misure attive e passive che sfruttano le favorevoli condizioni climatiche. In questo modo, l’edificio è potenzialmente in grado di funzionare senza il supporto della rete elettrica in alcuni periodi dell’anno, contribuendo alla riduzione delle emissioni legate alla fase operativa.
Grazie alla combinazione tra la massa termica e la ventilazione naturale, l’area produttiva non necessita di riscaldamento o raffreddamento. In questo spazio, infatti, seppur non richiesta la predisposizione di alcun sistema attivo, vengono garantiti elevati standard di comfort grazie alla combinazione di diversi sistemi passivi. Lo spazio è protetto dalla luce solare diretta e, grazie alla predisposizione di lucernai in copertura, sono garantiti adeguati livelli di illuminazione e di ventilazione naturale dell’ambiente. Il tetto iconico non è solo la principale caratteristica architettonica, ma anche il più importante dispositivo passivo ambientale, in grado di offrire protezione dalla radiazione solare diretta durante i mesi più caldi dell’anno: ripara le facciate dai raggi solari diretti, mentre consente a tutti gli spazi di essere sufficientemente illuminati da una luce diffusa. Gli elementi apribili della facciata, inoltre, permettono all’intero edificio di godere di ventilazione naturale per due terzi dell’anno circa. Inoltre, un serbatoio d’acqua da 30 m3 immagazzina l’acqua piovana per riutilizzarla per l’irrigazione.

©Adriano Pacelli