Linee guida per le scuole della regione Emilia-Romagna

Pubblicato
28 Jun 2023
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La riflessione sull’innovazione della scuola in Italia viene portata avanti ormai da una decina di anni. Tuttavia, dai dati emersi dalle diverse analisi condotte sul patrimonio edilizio esistente, è chiaro che la situazione nel nostro Paese necessita ancora oggi di un vero intervento massiccio. La recente pandemia e le pesanti conseguenze che ha subito il mondo della scuola hanno solo messo in evidenza questa necessità. Agire sugli spazi scolastici è una forma di cura per la comunità, prendendo spunto dalle parole di Loris Malaguzzi, uno dei più grandi pensatori del nostro paese in ambito educativo e pedagogico, che parlava dello “spazio come terzo educatore”.
Il documento delle Linee guida per le Scuole della Regione Emilia-Romagna, condotto in sinergia con l’Assessorato Scuola, Università, Ricerca e Agenda digitale della Regione e il nostro Dipartimento di Ricerca e Sviluppo, si pone come uno strumento strategico ma anche operativo, con l’obiettivo di fornire delle buone pratiche per l’edilizia scolastica. Esso si struttura in quattro sezioni principali: inquadramento, strumenti, schede di analisi e casi studio. La sezione Inquadramento e i Casi studio sono maggiormente inerenti allo specifico territorio d’indagine, ovvero la Regione Emilia-Romagna, mentre Strumenti e Schede di analisi potranno essere in futuro generalizzati per altri ambiti.
Inquadramento
In questa sezione viene presentata una sintesi dei dati relativi all’edilizia scolastica regionale, desunti dal confronto con i tecnici dell’Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica (ARES) e da pubblicazioni sul tema, come il Rapporto sull’edilizia scolastica, promosso dalla Fondazione Agnelli. Analizzando diversi parametri caratterizzanti del patrimonio edilizio scolastico, vengono evidenziati alcuni temi strategici per orientare i progetti di nuova realizzazione e, soprattutto, di riqualificazione dell’edilizia scolastica regionale. Le principali riflessioni scaturiscono dall’analisi dei 475 interventi previsti dal Piano triennale 2018/2020 e dalla caratterizzazione tipologica degli edifici.
In particolare, poiché il Piano triennale ha recepito le indicazioni emanate a livello nazionale, dando priorità agli interventi relativi alla sicurezza dei fabbricati, rimane ad oggi un importante margine di azione sui temi dell’efficientamento energetico e dell’adeguamento impiantistico, che devono essere l’occasione per porre al centro del progetto il benessere dell’utente finale, superando la tradizionale nozione di efficienza.

By MCA
Strumenti
Il fulcro delle Linee guida è senz’altro l’insieme degli strumenti forniti per la valutazione del patrimonio edilizio esistente e la progettazione di nuovi spazi per l’educazione.
Molte delle ricerche sviluppate, presenti all’interno del background conoscitivo di questo progetto di ricerca, definiscono una serie di best practices esternalizzate attraverso l’esperienza progettuale, che ci hanno portato a riflettere sugli spazi di apprendimento a partire da un’idea di benessere complessivo. Un benessere che non sia solo degli studenti e del personale scolastico, ma che includa tutto l’insieme di relazioni spaziali che si innescano, dai singoli spazi dell’edificio fino alla scala urbana, dal singolo studente o insegnante, coinvolgendo l’intera comunità che gravita intorno alla scuola.

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In questa trattazione il benessere è definito attraverso tre macro-temi guida della pratica progettuale: Ambiente, Spazi, Città–Comunità, che sono poi confluiti in tre indicatori di qualità rappresentativi di un possibile valore aggiunto dell’edificio scolastico. L’idea è che possano diventare un vero e proprio strumento qualitativo nella progettazione di spazi innovativi per l’educazione. Ad ogni tema degli indicatori sono associati dei parametri utili a definire a livello qualitativo un quadro di riferimento per la realizzazione delle nuove scuole, e l’intervento su quelle esistenti.
Ogni indicatore viene scomposto in diversi parametri che concorrono ad un alto livello qualitativo degli spazi scolastici e forniscono delle possibili strategie di miglioramento.

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L’indicatore Ambiente aiuta a definire le variabili che influiscono sulla qualità ambientale dello spazio (luce, aria, rapporto con la natura, temperatura) e sull’impatto ambientale dell’edificio da un punto di vista energetico e dei materiali impiegati.
Per creare le migliori condizioni di apprendimento di bambini e ragazzi è necessario garantire le migliori condizioni di comfort ambientale, poiché fattori quali la qualità dell’aria, la temperatura e la luce naturale influiscono sulla qualità del modo in cui si apprende per il 50%.
L’indicatore Spazi aiuta ad individuare quelle variabili che definiscono l’innovazione spaziale legata alla diversificazione e flessibilità dei luoghi di apprendimento rispondenti alle nuove finalità pedagogiche. Il senso di articolazione e flessibilità degli spazi, insieme all’uso di materiali ad hoc e la varietà dei colori, possono influire per oltre il 30% sulla qualità degli ambienti e di conseguenza sull’apprendimento.
Infine, l’indicatore Città-Comunità aiuta a definire quelle variabili che influiscono sul senso di appartenenza della comunità educante: il coinvolgimento attraverso processi di partecipazione, la possibilità per la scuola di diventare un hub di quartiere, un volano di rigenerazione urbana e un riferimento in contesti di emergenza.
Schede di analisi
A seguito degli indicatori di qualità dello spazio, questa sezione fornisce un possibile toolkit di matrici per progettisti, personale scolastico, amministratori, con l’obiettivo di poter fare un’analisi qualitativa della scuola, a seconda delle diverse fasi di progetto o di un intervento esistente o di nuova realizzazione.

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Casi studio
Nell’ultima sezione vengono individuati e descritti sinteticamente tre casi studio presenti sul territorio, rappresentativi di un diverso quadro di esigenze (fase di sviluppo, tipologia di edificio, localizzazione, ecc.), frutto di un’attività di coinvolgimento delle amministrazioni su scala provinciale, per dare dimostrazione dell’applicazione degli strumenti descritti in precedenza.