Una foresta romana, o la “foresta abitata”, come Mario Cucinella definisce lo speciale complesso immobiliare a uso residenziale, con zona commercio e direzionale. Fo.Ro living, questo il nome che procede da Foresta Romana, si inserisce in piazza dei Navigatori, nel punto in cui via Cristoforo Colombo incrocia via delle Sette Chiese, zona densamente urbanizzata sebbene ricca di elementi naturali che hanno ispirato il progetto. Iniziato nel 2019, cantiere in corso, vedrà la fine tra un paio d’anni: 16mila 500 metri quadrati, dodici livelli fuori terra, tre ipogei per parcheggi e impianti.
L’architetto evoca i filari dei pini marittimi cari alla tradizione di Roma, senza trascurare il tema degli edifici del secolo scorso. Invece di più torri separate, ha preferito disegnare un solo volume, vari coni collegati di altezze diverse, con un accostamento di steli e tronchi di elevature differenti. Nella composizione non mancano linee, cromie e tensioni formali come in natura: esternamente la facciata si presenta come la corteccia di un organismo vegetale, nei primi due livelli ricorda l’immagine di zolle di terreno a diverse quote.
L’edificio è stato poi suddiviso in parallelepipedi minuscoli moltiplicando le soluzioni d’angolo e i possibili affacci e scorci verso est e ovest. Un progetto bioclimatico per eccellenza basato, quando possibile, sull’utilizzo di sistemi costruttivi a secco, per non gravare sul patrimonio edilizio per cui gli edifici contemporanei dovrebbero essere smontabili o riutilizzabili a differenti usi, con ridotto impatto sull’ambiente.La scelta è caduta sull’organizzazione di un solo volume in grado di aumentare al massimo sia l’esposizione verso sud che la vista verso il centro di Roma a nord. Ne risulta un edificio sfaccettato che si sgretola salendo, avvolto da un sistema di balconi curvilinei. Ogni appartamento vanta un balcone, e terrazze per abitazioni di maggior ampiezza, oltre a grandi vasche con piante integrate ai bordi. Insomma la vegetazione contribuisce in buona parte alla qualità del complesso.
Spiega Cucinella (Studio Mca Mario Cucinella Architects) mentre si trova in Australia per lavoro: «Con il committente volevamo riprendere il paesaggio romano, che ricorre in quella zona. Mi sono ispirato alla natura, ma tengo a precisare che la natura ha una sua complessità, l’architettura invece nasce per gli uomini, ha un suo ruolo ed è un atto di cultura. Alla base di questa costruzione c’è un bel giardino condominiale, l’esperienza post Covid ha insegnato l’importanza degli spazi esterni come elemento di qualità nella vita quotidiana. Ho scelto di unire i tre coni invece che creare più costruzioni separate soprattutto per il funzionamento interno». I coni poggiano su un basamento comune, ci sono attività commerciali a piano terra, si sale nella hall al primo con uffici.«È una zona parecchio frammentata», riprende Cucinella, «con una piazza non finita e un mercato rionale, c’era un progetto di spazio comune, Fo.Ro deve generare qualità al di fuori del proprio perimetro. Il Municipio pareva averlo percepito; bisognerebbe poterlo fare anche in periferia, va comunque ricordato che ogni città richiede tempo per cambiare. Ho appena terminato SeiMilano, un intervento nuovo, contemporaneo, un quartiere residenziale di qualità, con tanti servizi, verde pubblico, commercio e spazi per il co-working, circa mille residenze, in edilizia libera e convenzionata, 30mila mq di uffici e 10mila mq di funzioni commerciali».Un inedito polmone verde, un parco pubblico di oltre 16 ettari, sarà progettato dal paesaggista Michel Desvigne. Un lavoro che ribalta lo stereotipo, o almeno si propone di farlo, di opporre centro storico e periferie.